30 settembre 2008

Lettera aperta all’Amministrazione del Comune di Lesignano de’Bagni


Signor Sindaco, Signori Amministratori,

nell’assemblea pubblica e affollatissima di martedì 22 settembre, i cittadini di Lesignano hanno per la prima volta avuto modo di conoscere lo stato di avanzamento del progetto inerente il recupero delle Terme di Lesignano. La grande partecipazione del pubblico ha testimoniato quanto i cittadini hanno a cuore questo problema, di cui si discute da decenni, e quanto valutano importante la riqualificazione di un’area che, per l’alto valore paesaggistico, storico-architettonico e funzionale, può a buon diritto rappresentare una parte essenziale ed ineliminabile dell’identità di Lesignano e del suo territorio.

Apprezziamo quindi molto la decisione, seppur tardiva, di questa amministrazione di aprirsi, su questi temi importanti e delicati, al confronto con la cittadinanza.

Ciononostante va rilevato che, dopo una breve introduzione del Sindaco Perlini, l’illustrazione del progetto è stata affidata quasi interamente ai promotori dell’unica proposta pervenuta sul bando di project-financing, avanzato dall’amministrazione più di un anno fa. Questo modo di procedere, se nella sostanza aveva il pregio di far conoscere la natura del progetto direttamente dai suoi proponenti, ha però provocato non pochi imbarazzi nei cittadini che solo dagli amministratori, da loro votati e pertanto delegati a rappresentarli, aspettavano risposte chiare su questioni fondamentali quali identità del luogo, bisogni della comunità, rapporti costi-benefici, strategie territoriali.

I promotori privati possono e devono legittimamente proporre un proprio progetto perseguendo il profitto d’impresa, ma sono gli amministratori a dover garantire che questo sia compatibile con il pubblico interesse e non permettere comportamenti imbonitori come quelli a cui abbiamo assistito, soprattutto alla luce delle innumerevoli contraddizioni, superficialità e approssimazioni con le quali sono o non sono state date risposte ai cittadini.


Abbiamo già più volte e in più sedi manifestato la nostra decisa opposizione a questa unica proposta presentata e, alla luce di quanto emerso dall’assemblea, le nostre convinzioni si sono ulteriormente rafforzate. Riferendoci agli obiettivi che l’amministrazione ha individuato nel bando, queste possono essere così sintetizzate:

1. Il progetto non valorizza la struttura esistente, né la tradizione storica del territorio, né il marchio/immagine di Lesignano e del suo contesto, in quanto:
  • propone interventi architettonici macroscopici che coprono vistosamente, piuttosto che esaltare, l’edificio esistente e alterano totalmente il paesaggio
  • propone modalità costruttive basate sull’escavazione di ampi volumi di terreno della collina, già in delicato e precario equilibrio idrogeologico
  • propone un marchio/immagine di Lesignano decontestualizzato e antistorico.

2. Il progetto propone un turismo termale d’élite, individuando un target di utenza già troppo sfruttato in luoghi, anche prossimi, con ben altra tradizione, indotto e qualità, e pertanto non competitivo, esponendosi in tal modo ad un rischio di fallimento molto alto

3.Il progetto si propone di fornire un servizio turistico-termale di lusso, ma non destinato alla cittadinanza di Lesignano se non in minima misura.

4. L’edificio viene sottratto all’uso pubblico per 39 anni, tempo inverosimilmente lungo per gli attuali cittadini per poterne godere.

5.L’incentivazione alle attività economiche locali appare altamente improbabile e comunque aleatoria, considerando il target e le modalità di utilizzo descritte nel corso della presentazione.


Aggiungiamo inoltre che, nel corso dell’assemblea, grande confusione è stata generata sulle questioni dei costi economici. I cittadini di Lesignano, a tutt’oggi, non hanno compreso con chiarezza le ripartizioni fra pubblico e privato delle spese, stimate in 10,5 milioni di euro, né tanto meno degli utili.

Forse è il caso di mettere in discussione lo strumento del project-financing, se questo ha prodotto una sola proposta e così palesemente in contraddizione con gli obiettivi che l’amministrazione aveva posto.

Il Comitato pro terme sta lavorando ad una proposta alternativa che presenterà nelle prossime settimane.


Chiediamo all’amministrazione di Lesignano:

  • di dichiarare la non utilità pubblica del progetto già avanzato e descritto nell’assemblea
  • di valutare il progetto che il comitato presenterà
  • di promuovere incontri e dibattiti sul tema delle terme e, più in generale, sulle politiche territoriali, anche in vista del nuovo PSC attualmente in lavorazione
  • di avanzare presso le sovrintendenze e gli organismi competenti, nonché di inserire nel PSC in itinere, richieste di vincoli di tutela dell’area delle terme e delle altre aree di alto valore paesaggistico e ambientale di Lesignano de’Bagni.

Nessun commento: